Capita nella vita di dover sgomberare un locale adibito a ripostiglio, un “rifugium peccatorum” di quanto considerato non utile o ingombrante, in attesa che ne venga stabilito il destino.
I locali preposti a tale scopo, sono in genere: cantine, solai, magazzini, box.
Possono essere di nostra proprietà come gli oggetti che vi dimorano, o ereditati con tanto di “cianfrusalie” appartenenti ad altri ma di cui siamo entrati in possesso.
Nel tempo quanto riposto nel locale, o quanto ivi trovato, costituisce una massa di oggetti, utensili ed altro inutilizzati, occupante posto che potrebbe essere destinato ad un uso diverso.
Nasce dunque l’esigenza di sgomberare il locale, eventualmente ripulirlo e ripristinarlo, controllando la sicurezza degli impianti, passando una mano di pittura, togliendone l’umidità, rimettendolo in poche parole “a nuovo”.
Mentre per appartamenti e fondi si è disposti ad investire del denaro perché l’uso quotidiano e la destinazione richiedono una presentazione ad arte, per cantine, solai, magazzini e box si tende al risparmio, al fine di ottenere un risultato soddisfacente ma non dispendioso.
In linea con la politica di risparmio, per sgombrare tali locali, è possibile richiedere l’intervento di ditte specializzate in sgomberi che per pochi euro, quando non gratuitamente addirittura, ritirano il contenuto, rendendo il locale libero e provvedendo allo smaltimento di quanto va buttato.
Queste imprese fanno capo a piccoli artigiani, a società di persona e spesso ad onlus con scopi umanitari che selezionano il materiale ritirato per venderlo e ricavare qualche soldo: mobili, vestiti, vecchi libri, giocattoli, biciclette e quant’altro, con piccoli interventi, può essere rimesso in commercio sul mercato dell’usato.
L’attenzione che dobbiamo porre è quella di mettere da parte ciò che vogliamo conservare in modo che non venga portato via ed affidarci a persone serie ed oneste.